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Krzysztof Charamsa
L’immutabilità di Dio. L’insegnamento di San Tommaso d'Aquino nei suoi sviluppi presso i Commentatori scolastici
L’insegnamento di San Tommaso d'Aquino nei suoi sviluppi presso i Commentatori scolastici
PUG, Roma 2002
Editrice Gregoriana, Roma 2002

Il nostro tempo, specialmente sotto la spinta della teologia protestante, mostra un nuovo interesse per l’argo­mento dell’immu­tabilità di Dio, con una viva e non conclusa discussione al riguardo. Infatti l’uomo d’oggi pone nuove domande e problemi che spesso orientano il pensiero di alcuni teologi moderni verso le nuove risposte che superano quella tomista. La presente dissertazione è lo studio della dottrina di San Tommaso d’Aquino sull’immuta­bi­lità di Dio, nei suoi sviluppi in alcuni autori che volevano commentare o seguire l’insegna­mento dell’Aquinate. San Tommaso riassume e ordina la tradizione cristiana in questo campo, riprendendo originaria­mente, tra le sue fonti, e ampliando la dottrina di Sant’Agostino d’Ippona e Dionigi Areopagita. Gli autori che continuano il pensiero tomista, così fiorito, sono presen­tati secondo le due linee di sviluppo teologico, domenicana e gesuitica. Quella domeni­cana trova i suoi maggiori espo­nenti in Giovanni Capreolo (1380-1444), Tommaso De Vio, Card. Gaetano (1469-1534), Francesco Silvestri de Ferrara (1474-1528) e in fine Giovanni di San Tommaso (1589-1644). La linea gesuitica apre Card. Francesco da Toledo (1533-1596), seguito da Francesco Suárez (1548-1617), Gregorio da Valencia (1549-1603) e Gabriel Vázquez (1549-1604). Il progresso analizzato nel loro insegnamento riguardo l’immutabilità del divino essere e operare può diventare stimolante anche per la teologia contemporanea.