Il rispetto per le vittime richiede la denuncia dei loro oppressori
Nel giorno delle vittime dell'odio, della violenza e del pregiudizio contro le persone transgender, ci chiediamo: cosa pensa la Chiesa cattolica delle persone transgender e del loro diritto alla riassegnazione del sesso? Chi può spiegarlo meglio di Papa Francesco? Ascoltiamolo.
Riguardo alla possibilità di riassegnazione del sesso delle persone transgender, il papa afferma che oggi nelle scuole ai bambini viene insegnato che possono "scegliere il loro sesso" (senza dare alcuna prova di questa falsa e grave accusa, che banalizza il necessario rispetto per le persone transgender nelle scuole). Il papa lo commenta: “Noi stiamo vivendo un momento di annientamento dell’uomo come immagine di Dio… Dietro a questo ci sono le ideologie… vere colonizzazioni ideologiche. E una di queste - lo dico chiaramente con “nome e cognome” - è il gender!... Sono le colonizzazioni ideologiche, sostenute anche da Paesi molto influenti. E questo è terribile. Parlando con papa Benedetto, che sta bene e ha un pensiero chiaro, mi diceva: “Santità, questa è l’epoca del peccato contro Dio Creatore!”. È intelligente! Dio ha creato l’uomo e la donna; Dio ha creato il mondo così, così, così…, e noi stiamo facendo il contrario…” (27.07.2016, www.vatican.va).
Invito le persone LGBTIQ a riflettere molto attentamente su ciò che la Chiesa pensa e ci obbliga a pensare sulle persone transgender. Invito le persone LGBTIQ a riflettere sul loro applauso sbagliato e fuori luogo per papa Francesco. Il sistema dottrinale cattolico, che lui sostiene e mantiene, sta alla base dell'odio, della violenza e del pregiudizio contro le persone transgender. Oggi ricordiamo anche le vittime di questa persecuzione ideologica promossa dalla Chiesa cattolica.
Se vuoi rispettare le vittime, devi prima denunciare tutti i loro oppressori. Non puoi rispettare le vittime e allo stesso tempo applaudire il loro oppressore.